mercoledì 11 febbraio 2009

Ode al "Callecchio di Odone"


Chiudono, i negozi. Chiudono che Dio la mandi. Passo per le strade di questa cittadina e vedo le serrande, le vetrine chiuse. Sulle imposte una scritta: "Si affitta", "Si loca", "Affittasi". Sulle porte dei condomini: "Si vende". Fino ad un paio di anni fa esisteva il ricambio. Mi ricordo che per il Corso principale c'era l'apertura dei negozi a tendenza: negli anni '70 iniziarono i negozi di bomboniere e via tutti a mettere negozi di bomboniere. La bomboniera è forse, il peggior oggetto pensato dall'uomo. Una bomboniera da sistemare in casa può provocare serie crisi coniugali. La bomboniera più atroce è l'orologio con la cornice in argento o il cigno in cristallo di Boemia. ebbene la città ne fu sommersa, negli anni in cui i figli dei contadini, dovevano ripulirsi dalla terra, comprando locali ed aprendo negozi "in centro". Negli anni '80 nacquero i negozi di elettrodomestici e di abbigliamento casual. E via tutti a vendere radio a batteria e giacchette con le spalline di Armani. Negli anni '90 nacque la moda di stare al bar e via tutti ad aprire bar : il Cafè de Paris, con il tè comprato alla Standa, il caffè Roma, l'Antico Bar, il bar del Corso, il bar del Centro, l'Harry's bar e kazzi vari. Offerta standard: aperitivo con mais e noccioline salate per sentirsi come dei coglioni al centro di New York. Poi i favolosi anni '90 con i negozi di mutande. E' stato stimato che ad Ortona, per poter sopravvivere, i negozi di slip avrebbe dovuto vendere una quantià di mutande pari a sette cambi giornalieri per Ortonese. Praticamente cambiarsi le mutande ad ogni scoreggia. Infine il nuovo millennio, con l'alta gastronomia italiana, il senso delle radici, l'enoagriosterante con annessa pizzeria e vecchia nonna che ti fa le seghe come si facevano una volta...Ah bei tempi, con il pane ed olio ed una serie di clienti a disquisire sui grandi vini regionali, che un oste avveduto e scaltro scaraffa dai cartoni del Tavernello. Fino ad arrivare ai giorni nostri, quando va di moda "chiudere i negozi" e via tutti a chiudere i negozi. Certo, oltre alla crisi, abbiamo un paesello, dove c'è una corporazione di commercianti ogni due attività commerciali. Non c'è un piano unitario per rilanciare il commercio, non c'è unità d'intenti, ognuno diventa commerciante e cliente di se stesso. Allora tutti a dare la colpa alla grande distribuzione, che succhia il sangue ed impone i suoi ritmi. Ma anche la grande distribuzione dà la colpa a qualcuno e cioè alle amministrazioni non abbastanza prone a questo serbatoio clientelare di posti alla cassa, senza il minimo di tutela sindacale, dove capi personale, single, misogini, arrivisti, leccaculo dei potenti e delatori, tengono sotto scacco, ragazze madri, neo laureati non raccomandati, cinquantenni all'ultima spiaggia, ex casalinghe col figlio drogato o scemo. Tutti si lamentano in paese se la gente non compra. Ma se la gente non compra ci sarà un motivo. Da queste parti chiudono le fabbriche, chiudono le fabbrichette che lavorano per le fabbriche. Molti tornano alla zappa, all'orto, altri si danno allo spaccio internazionale, altri vanno nei paesi dell'est, tornando con una bionda incinta e la moglie che non sapeva niente. Altri si fanno staccare la corrente nel silenzio di chi non ha più i soldi per avere voce. Poveri, straccioni, ma col Blackberry stretto in mano ed il mito del nostro concittadino Siffredi tra le gambe. Su questo mucchio di mota rappresa, mi stringe il cuore al vedere, una porta chiusa: quella del fruttivendolo Odone da poco dipartito. Era il simbolo dell'estate con quel capanno davanti al negozio, dove fette di citrone fresco aspettavano i ragazzi della notte. Seduti sotto le lampadine appese, sbrodolavamo il frutto rosso e fresco. Sembrava che leccassimo enormi fighe, ci bagnavamo di dolci umori, ridendo e ruttando. Così la bella stagione, insieme alla gioventù, scorreva. Piano si spengono le luci della città, sotto i passi...

9 commenti:

  1. ..Sei un Grande e te lo dico con il cuore.

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  2. Purtroppo è così. E non hai trattato il TURISMO. Si pensa che Ortona sia Rimini. E poi ci si fa cagare in mano da Francavilla e Pescara (tralasciando Tollo).
    Ortona non può avere una strada "inutile" come il lungomare, ma a Francavilla si mangiano la spiaggia per costruire case, palazzi ed alberghi. Credono che Ortona sia Riccione, con il centro città lontano Kilometri dalla "spiaggia che conta".

    Vogliono il turismo ma vogliono che il turismo sia solidale con il gabbiano, che non può più cagare sui relitti abbandonati sulle spiagge di Ortona Nord (Foro). A proposito. TOLLO, sappi che TU NON HAI UNA STAZIONE FS. La "Stazione DI TOLLO" è ad Ortona.

    Proteggono la vite, ma i cafoni corrono a dismetterla per prendere gli incentivi. Microcampicoltivati divisi da secoli di generazioni che fanno gli interessi solo dei "grandi" (Cantina Tollo?) e non del cafonetto che dal suo fazzoletto ci guadagna veramente poco.
    Tra l'altro a lavorare i campi sui MOTOPOSSIBILE ci sono solo dei vecchi che percepiscono la pensione. Cosa direbbe la GdF ?

    E intanto le fabbriche chiudono. E chi non ha soldi non compra ed il commercio muore. La sola cosa che la gente sa dire è: "Berlusconi". Non sapendo che dire "Berlusconi" ne ce lo toglierà dalle scatole,ne risolleverà l'economia.

    Un noto negozio di calzature, ad ortona, operante da decenni sul corso è stato costretto al trasferimento. Il proprietario dell'immobile pretendeva solo 450 euro in più sul canone di locazione mensile. (Per un totale di 1700 Euro).

    Vitovito mi racconta che un tempo, anni ed anni fa qualche ricco imprenditore (a livelli nazionali) voleva realizzare un porto turistico al posto del Lido Saraceni, ricevendo in cambio terreno per costruire villette. Com'è andata a finire? Basta guardare dalla "Via Orientale".

    Ortona è commerciale, agricola o turistica a seconda di cosa conviene per fare più casino in quel momento.

    Per il resto quoto Restylink.

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  3. adoro blog come questi. che raccontano il paese nella visione del proprio "territorio". e' un confetto. ripasserò senz'altro!

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  4. SI. Fuori l'ingerenza di TOLLO da Ortona. Che cazzo. W LA TERRITORIALITA'

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  5. Ortona per crescere veramente deve APRIRSI(n tutti i sensi) guardare fuori e lontano.
    abbasso la territorialià
    W la competenza e le buone idee

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  6. Le idee non bastano. Ci vogliono i fatti. Se uno non è capace di fare i fatti non dovrebbe neanche criticare oltre un certo punto l'operato altrui.

    Un tempo mi dissero: "Ma io ci metto solo le idee perchè non ho i mezzi per mettere in pratica"......

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  7. Ok.
    allora:
    W la competenza, le buone idee e "I FATTI".
    Se leggi bene non ho criticato l'operato di nessuno...volevo solo dire che le "crociate" contro francavilla tollo o langian non servono a niente.Tutto qui. Apertura please.
    Ciao Gianlu'!

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  8. Come una pietra che rotola


    C'era una volta in cui ti vestivi così bene
    per prima cosa lanciavi una moneta ai barboni, non è così?
    La gente avrebbe parlato, detto: "Sta' in guardia bambola, sei destinata alla rovina"
    Pensavi che volessero tutti imbrogliati
    ed eri solita ridere su
    ogni persona che frequentavi abitualmente
    Adesso non lo dici più a voce alta
    adesso non ne sei più tanto orgogliosa
    ora che devi scroccare il tuo prossimo pasto
    Come ci si sente
    come ci si sente
    nello stare senza casa
    come un completo sconosciuto
    come una pietra che rotola?
    Sei andata nella migliore scuola, Signorina Solitudine
    ma ne hai imparato solo il succo
    nessuno ti ha insegnato come vivere nella strada
    e ora ti sei ritrovata a viverci
    dicevi che non ti saresti mai compromessa
    con il vagabondo, ma ora ti rendi conto
    che non ti sta fornendo alibi
    sebbene lo fissi nel vuoto dei suoi occhi
    e gli domandi se vuol fare un accordo?
    Come ci si sente
    come ci si sente
    nello stare da soli
    senza una casa
    come un completo sconosciuto
    come una pietra che rotola?
    Non ti sei mai girata a guardare la disapprovazione dei giocolieri e dei pagliacci
    quando scendevano a scherzare per te
    non hai mai capito che non erano bravi
    non dovresti permettere che le altre persone ti prendano a calci
    Di solito cavalcavi il cavallo cromato con la tua diplomazia
    c'era chi portava sulla sua spalla un gatto siamese
    non era dura quando scoprivi
    che non era veramente dove si trovava
    e dopo prendeva da te tutto ciò che poteva rubare
    Come ci si sente
    come ci si sente
    nello stare da soli
    senza una casa
    come un completo sconosciuto
    come una pietra che rotola?
    La principessa sulla torre, e tutte le belle persone
    stanno bevendo, pensando a che hanno fatto
    scambiandosi ogni tipo di regalo e cosa preziosa
    ma sarebbe meglio se tu tirassi il tuo anello di diamanti, sarebbe meglio se lo impegnassi, piccola
    di solito sei così divertita
    dal Napoleone vestito di stracci e dal linguaggio che usa
    Vai da lui, ti chiama, non puoi rifiutare
    quando non hai niente, non hai niente da perdere
    ora sei invisibile, non hai segreti da nascondere
    Come ci si sente
    come ci si sente
    nello stare da soli
    senza una casa
    come un completo sconosciuto
    come una pietra che rotola?

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