sabato 28 marzo 2009

1986 - Diploma di maturità



Maturità. Alcuni la chiamano così. Altri lo prendono sul serio. Forse e’ l’inizio di un`altra fase della sana stupidità giovanile. Il tempo non è un concetto. Il tempo c`e, lo si può perdere, ci si può giocare. Dopo uno squallido esame , grazie al quale il Liceo Classico di Ortona, si è liberato di me. (Diceva il mio professore di italiano, noto baro e truffatore, che bisogna imbrogliare in giacca e cravatta, perché sostenere l’orale con la maglietta dei Voivod e le borchie non paga), mio padre ha scelto per me la facoltà di Ingegneria a L`Aquila, mio paese natale, dove ho anche molti parenti. Ha scelto, perchè a me non è stato chiesto nessun parere per una disciplina, che ho iniziato ad odiare da subito, senza riserve con tutto il mio cuore. Così ho deciso una protesta silenziosa con una dissipatezza di costumi che solo la vita goliardica può dare. Già ho qualche contatto con ragazzi che amano il mio stesso genere musicale: L`heavy metal che in questo periodo vive uno dei suoi massimi momenti di gloria. Ci siamo incontrati qualche mese prima degli esami, a Roma per vedere un concerto degli Accept e dei Dokken. Riesco ad entrare nel loro gruppo di amici, anche perché, a dispetto della volontà dei miei, che vorrebbero anche che abitassi con qualche parente, riesco a vivere da solo, in una vecchia casa con una governante novantenne, dedita al consumo smodato di vino. Sull`ultimo punto andiamo d`accordo. Abito in una stanzetta all`ultimo piano di questo vecchio palazzone, in via XX settembre, ho un bagnetto ed un terrazzino, che si affaccia su un piccolo giardino pensile della villa, abitato da due grandi tartarughe di terra ultracentenarie. Adatto la stanza alla mie esigenze: un tavolo da disegno di dimensioni sufficienti, un letto, un armadio, un fono per riscaldarmi e un registratore per avere compagnia. L`Aquila non e` generosa con le temperature a partire dal primo autunno. La mia stanza si rivela subito molto fredda ed il vecchio impianto di riscaldamento unito al mio fono, non sono sufficienti a dare “intimo tepore” all’ambiente. Ogni tanto arriva il gatto di casa a dare un occhiata. E` un micio pelosissimo, sembra lavato con l`ammorbidente, tanto che all`inizio dà l`impressione di essere ultra obeso. Riesco ad accarezzarlo dopo qualche mese, ed ho l`amara sorpresa di trovarlo più magro e smunto del più sfigato dei gatti di strada. Tra noi si stabilisce subito una profonda ma civile antipatia che culmina con l`arrivo del cocker della proprietaria di casa da Roma: il cane oltre ad essere stupido, è molto aggressivo e viene tenuto chiuso in cucina. Riesco a prendere il gatto e lo butto nella stanza dove si trova il cane, senza guinzaglio. Dalla porta a vetri riesco solo a vedere il gatto fare balzi per sfuggire dalle fauci dell`ebete braccoide. Il felino, nei mesi a seguire, mi ricambierà orinando sulla porta della mia stanza. Inizio ad uscire sempre più spesso con la mia compagnia, scoprendo una vita semisotterranea, sconosciuta fino a quel momento. L`Aquila in quegli anni, era ancora una città Universitaria che offriva poche chances agli studenti: c`erano le classiche discoteche tra le quali la più trasversale era lo Squeak club, qualche altro locale somigliante più ad una balera che ad altro e i primi pub, un misto fra locali inglesi e bar dello sport o della stazione. La caratteristica di questi pub era l`odore di fritto e di sigarette che si attaccava ai tuoi vestiti per giorni, resistendo anche a ripetuti lavaggi. Altri vantaggi erano costituiti da cameriere che dispensavano hashish, non compreso nel menù. Inizio anche una serie di iniziative tipo festa della matricola oppure festa della festa della matricola, dove gli elementi essenziali sono, elevato consumo del suddetto hasish e alcolici di basso costo tipo “ rum des antilles” o “amaro del carabiniere”. Questi elementi, miscelati in varie proporzioni consentono uno stato confusionale protratto per tutta la notte che supplisce alla mancanza di donne, un must per chi studia ingegneria, un dovere per le donne che non la frequentano, ed una attività di rigetto del cibo tale da riempire lavandini di case altrui e favorire lo condizione di affamati continui. A L`Aquila, oltre all`hashish, gira anche dell`ottimo lucido da scarpe e molti sprovveduti vedono svanire purtroppo non “in fumo” i propri risparmi del sabato sera. La mia compagnia si divide in due settori: quella ricca e gli affiliati, nella quale figurano B. , figlio di un noto commerciante di veicoli della città, A. figlio di un avvocato della città, S., Cacò, R., lo Squalo, B., Sughillo, Cicoria, le ratte, il P., M. da Pizzoli semi skin head con simpatie per Benito, varie coppie di fratelli e gemelli, qualche ragazza caruccia accoppiata con qualcuno dei suddetti e non. La cosa che accomuna il quaranta per cento di noi e` la musica. A. R. e` il creatore in Italia di una delle più importanti riviste di heavy metal : Metal Caos. Assieme a lui C. C. che in molti oggi conoscono come organizzatore di molti Gods of Metal nonche` creatore del Metallica fan club e amico personale della band americana. Quando vado a trovare la prima volta A. a casa, rimango sbalordito: ci sono i demo originali di centinaia di band, oggi considerate storiche per il genere: Metallica, Exodus, Slayer, Testament, Morbid Angel. A. ha delle novità incredibili, compra decine di dischi al giorno e decine di vinili gli arrivano gratis da tutte le case discografiche del globo. A questo si unisce una sua innata disponibilità a farti ascoltare tutto quello che vuoi. M.S. e` un ombroso studente di Pizzoli, con una renault 5 vecchio tipo, con uno stereo dentro, noto per l`assenza totale delle frequenze basse. L`effetto che ne ottiene, ascoltando anche il rock più melodico, è quello di una motosega oliata male, data contro un palo del divieto di sosta. M. ama i Venom, riesce a scorgere nel loro modo di suonare anche degli sprazzi di tecnica musicale. Ama soprattutto il loro bassista, Cronos. Altri gruppi da lui preferiti sono Bathory, Agnostic Front, GBH, Slayer, Voivod. Andiamo subito d`accordo. Perchè non lo so, ma e` così, dato che lui è un ultra fascista e io sono uno della sinistra maoista con tendenze pol pottiane. Avvengono in questo periodo, le famose missioni di acquisto a Roma presso Revolver dischi, a Porta Portese, centrale dell`acquisto per i metallari dallo stato pontificio in giù. In particolare e` da ricordare un pomeriggio storico con l`acquisizione di alcuni vinili fondamentali tra i quali “Spreading the disease “ degli Anthrax, “ Bonded by blood” degli Exodus, e soprattutto “Speak English or die” degli S.O.D. In quell`anno escono dischi come “ Reign in blood” degli Slayer “Killing Technology” dei Voivod , “Taking over” degli Overkill, “Master of puppets” dei Metallica e soprattutto “ To mega Therion” dei Celtic Frost e “Orgasmatron” dei Motorhead due dei miei gruppi preferiti. Iniziamo immediatamente una mole di ascolto considerevole, se unita ai demo ed ai dischi che A. ci fornisce continuamente e agli acquisti industriali di S. D`. un altro della compagnia dedito soprattutto alla raccolta di figa. S. e` il creatore di una fanzine dal titolo “Stonehenge”, anch`egli in contatto con vari fanzinari e giornalisti abruzzesi e nazionali. Ha una passione smisurata per i Kiss. Possiamo dire che in quel “periodo d`oro” io e M. riusciamo ad ascoltare anche 15-20 dischi al giorno. Di quell`anno e dell`anno dopo saranno due uscite editoriali importanti per il metal italiano la nascita del mensile HM per l`86 e di Metal Shock per l`87. Tutti i giornalisti sono amici e conoscenti di A.R. e questo inizia a farci camminare la testa…(Continua nel prossimo post).

4 commenti:

  1. Non per nulla il Grande Favollo è noto come pregiatissimo chitarrista.... avendo io simpatia per i tempi passati ed imperfetto non posso che gradire codesto tipo di racconti.

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  2. Bellissimo post. Io sono un po' ignorante di metal, anche se alcune cose che ho mi piacciono molto (non sono mai andato molto oltre Iron Maiden, Megadeath, Metallica, Queensryche, Motorhead, AC/DC, gruppi storici anni 70, Rainbow e poco altro). Ho un amico che è un megappassionato come te oltre che giornalista a part time heavy metal (si chiama Gianni Della Cioppa), ma gari lo conosci.
    ciao, silvano.

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  3. http://jonvendetta.blogspot.com/2006/03/no-non-mi-accontento-mai.html

    Quanto alla deontologia professionale del Della Cioppa, puoi leggere l'intervista alle Phantom Blue che IO ho fatto anni fa per un sito chiamato Hammerblow (ora defunto, ma le mie interviste e recensioni sono presenti sul mio blog da anni), e che il signorino ha pubblicato sul numero due di Classix Metal a SUO NOME:
    http://jonvendetta.blogspot.com/2005/07/intervista-phantom-blue-novembre-2004.html

    Complimenti alla "penna del giornalismo metal nostrano", davvero.
    Da una parte c'è chi le cose le fa per passione e a gratis; dall'altra chi, forte solo del suo nome, lucra plagiando il materiale del primo.
    Davvero rincuorante da parte di chi sostiene di "supportare la scena".

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  4. http://admiralbenbow.blogspot.com/2009/04/e-bravo-della-cioppa.html

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